I nostri prodotti
L'olio
Le nostre varietà di ulivi sono frantoio, pendolino, leccino, morcaio e in piccola parte moraiolo.
La raccolta delle olive avviene fra fine ottobre e inizio novembre, presto, per esaltare i sapori e i profumi delle olive, cercando di ottenere un prodotto che si alteri meno possibile con il passare del tempo, per questo le olive mature, nella raccolta non devono subire traumi, perchè ogni oliva matura è un miracoloso laboratorio chimico che da un prodotto, l'olio, che di per se è un miracolo della natura. Ogni oliva andrebbe raccolta con dita di bambagia per farla arrivare integra e più sana possibile alla frangitura, che deve avvenire quotidianamente, limitando al massimo lo stress subito dalle olive durante la raccolta e il trasporto.
L'olio ottenuto va amorevolmente conservato in recipienti di acciaio inossidabile, isolato dal calore e dalla luce, quindi confezionato secondo le necessità.
L'olio extra vergine di oliva da noi prodotto, ha caratteristiche organolettiche e fisiche particolari; anni indietro, intorno al 1939-1940 e nei duri tempi della guerra, l'olio extravergine veniva prescritto da alcuni medici di campagna ai convalescenti d'itterizia (ora epatite virale) e di malaria, da prendersi due o tre cucchiai da minestra al giorno.
Il Vin Brusco
Prodotto con tutti quei vitigni autoctoni ormai quasi scomparsi, conferiscono al vino profumi e aromi unici, variabili ogni anno secondo la produzione di ogni singola qualità e quantità.
Anche il colore non è mai lo stesso un pò per la ragione sopra citata, un pò perchè produrre un vino particolare tutti gli anni uguale, naturalmente , oltre ad essere quasi impossibile, non è neanche giusto... vorrebbe dire tipicizzare, ma i prodotti unici, lo dice la parola stessa sono naturalmente unici e irripetibili.
Questo tipo di vino ha una sola bollitura e svinandolo prima della fine della stessa conferisce al prodotto un abboccato leggermente dolce e frizzantino, qualità che dopo due ore l'aver stappato una bottiglia, spariscono perchè naturali.
La gradazione alcoolica non è mai uguale, si varia dagli 11 ai 13 gradi e in annate particolari, anche di più.
Il prodotto non è filtrato, ciò comporta sempre un piccolo deposito o sedimento in ogni bottiglia, generalmente minimo perchè prima di febbraio-marzo il vino nei tini, non ha finito di decantare e quindi non è limpido. Passato questo periodo, il vino viene travasato e cioè cambiato di recipiente e generalmente risulta limpido e quasi privo di impurità quindi pronto per essere imbottigliato o meglio ancora bevuto.
Si sposa bene con quasi tutti i piatti, servito fresco e stappato al momento può fungere da aperitivo, senza eccedere, si sposa bene con quasi tutte le pietanze anche con i dolci forse un pò meno con gli arrosti.
Il Farro
Oltre a bere bene e condire meglio, dovevo per forza trovare una coltura da produrre al posto dei soliti cereali e da potersi mangiare, allora pensai al Farro, cereale caduto in disuso ma da qualche anno a questa parte ha ripreso il suo posto in tavola. Condirlo come si ritiene più opportuno, al sugo, al pomodoro, al pesto, però la sua morte è con la minestra di fagioli o ceci, naturalmente il farro va al posto della pasta.
Anche con il minestrone di verdura a patto che nel minestrone abbondino i fagioli.
A me piace anche freddo (in estate) condito come una sorta di insalata di riso, con cetriolini sott'aceto, tonno, pomodoro, uovo sodo, formaggio pecorino di quello bono un pò fresco tagliato a dadini, cipolla fresca affettata non troppo fine e una manciata d'olive... se c'è anche un peperone è ben accetto, una costola di sedano, qualche foglia di basilico, sale e pepe, olio extravergine quanto basta, mescolate bene il tutto e..... Buon appetito!
Il Vin Santo
Il vin santo nelle famiglie contadine è sempre stato trattato e conservato con gran riguardo, adoperato solo nelle occasioni particolari e importanti come matrimoni, battesimi, nascite, trebbiature, vendemmie.
Poca era, ed è tuttora, la quantità che si può produrre di ottima qualità.
Del vin santo se ne versa nel bicchiere non più di un dito e va assaggiato e bevuto a piccoli sorsi e con calma. Allora i suoi aromi riempiono la bocca, la testa, lo stomaco e se è veramente vin santo "Santo", bevi una goccia di paradiso che ti rimane in bocca.